Veillà
È la rievocazione di antichi mestieri quali il fabbro, il segantino, quello dell’impagliatore e della lavandaia, di lavori come la tessitura della lana e della canapa, quelli del legno e della cucina. Il nome Veillà (“veglia”) indicava le lunghe veglie che in autunno-inverno si svolgevano intorno al fuoco o al caldo, con i valligiani che trascorrendo il tempo a svolgere piccoli lavori e a chiacchierare. Gli uomini intagliavano il legno, le donne cucivano gli abiti della festa e si raccontavano gli ultimi pettegolezzi, gli anziani narravano ai più piccoli leggende e storie di streghe e diavoli.
Oltre a riproporre gli antichi mestieri le Veillà oggi offrono spettacoli folcloristici, concerti, degustazioni di piatti tipici e bancarelle con i prodotti dell’artigianato locale: oggetti di legno e ferro battuto, pizzi al tombolo (dentelles), suppellettili varie. Di Veillà ne vengono organizzate in tutta la Valle: ogni anno a fine luglio a Etroubles, centro turistico della valle del Gran San Bernardo, e a Cogne; ogni due anni ad Arnad, e in altri comuni. Una Veillà speciale è quella che si svolge ad Aosta, nei giorni della Fiera di Sant’Orso (30 e 31 gennaio).