Monte Rosa
Visibile fin dalla pianura padana, il Monte Rosa sorge proprio nel cuore delle Alpi, ai confini con la Svizzera. Il massiccio s’innalza fino a 4634 metri, solo 173 meno del Bianco, ha numerose cime sopra i quattromila metri, la più alta è punta Dufour, 4637 metri. Il gruppo del Rosa ha inoltre immensi ghiacciai come ricorda anche il suo nome. “Roise”, “roèse”, “rösa” significa infatti in dialetto valdostano “ghiacciaio”. Al versante italiano, il più ripido, si può accedere con mezzi di risalita o a piedi dalle valli d’Ayas, di Gressoney, di Sesia e d’Anzasca.
Il primo a conquistare le vette del Rosa fu Pietro Giordani il 23 luglio 1801: in compagnia di alcuni cacciatori salì fino alla punta (4055 metri) che da lui prende il nome. Già una ventina d’anni prima sette giovani di Gressoney partirono alla ricerca della mitica città di Felik e della Valle Perduta, che si favoleggiava nascosta tra rocce e ghiacciai. Tornarono dopo due giorni senza aver trovato nulla, ma il monte Rosa era già leggenda e meta ambitissima per gli esploratori.