Nettare divino
Vigneti piccoli ma capaci di produrre ottimi bianchi e rossi. In Valle d’Aosta sono meno di mille gli ettari coltivati a vite, su terreni “strappati” alla montagna attraverso il sistema delle terrazze. Le zone di produzione e le maggiori cantine si estendono lungo la valle centrale, quella della Dora Baltea, e vanno dai 300 metri di altitudine di Pont Saint-Martin fino ai 1200 di Morgex. Gli intenditori o i semplici appassionati possono seguire la Route de Vins, una strada che lungo le statali 26 e 27 guida a scoprire tutti i vini della regione.
Fra i rossi vanno segnalati il Donnas e l’Enfer d’Arvier, corposi e dal gusto delicato; sempre tra i Doc, un vino più robusto è il Torrette Superiore. Fra i nettari bianchi si distinguono il Nus Malvoisie, delicato e armonico, e il Blanc de Morgex et La Salle, uno Chardonnay ideale per gli aperitivi. Finissime anche le grappe, ottenute lavorando le vinacce che restano dopo la vinificazione dell’uva.
Il caffè alla valdostana nasce cosi, mescolando caffè bollente con grappa o con il famoso genepì. Quest’ultimo è un liquore ottenuto dall’utilizzo dell’achillea (Artemisia glacialis), una pianta che cresce ai piedi dei ghiacciai, messa a macerare nello spirito.